Friburgo è la tradizionale porta della Selva Nera, il Feldberg la cima più alta. Emozionante risulta l’incontro con il Titisee, piccolo lago sprofondato in una valle stretta tra i boschi. Dalle fiabe e narrazioni popolari di questo particolarissimo ambiente sono nati i grandi poemi epici, come la saga dei Nibelunghi.
Obiettivi specifici: conoscere un territorio gestito con grande attenzione ambientale e la città più verde d’Europa
Attività: visita di Friburgo, Museo degli Orologi, sorgenti del Danubio
Alloggio: ostello od albergo a Friburgo
Durata: da tre giorni in su
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Friburgo, città “verde”
Friburgo
è una città veramente speciale, in quanto la sua politica architettonica ed
urbanistica è sicuramente all’avanguardia per quel che riguarda il
coinvolgimento della cittadinanza nei cambiamenti territoriali, per
l’importanza assegnata al verde pubblico, nonché per lo sfruttamento
dell’energia solare. A dimostrazione di ciò, Friburgo ha diminuito le emissioni
nocive del 14% dal 1992 e si pone l’obbiettivo di ridurle del 40% entro il
2030. I tetti della città sono spesso tappezzati da moduli fotovoltaici, stadio
compreso, per un totale di energia prodotta pari a 10.000 kW, mentre molte
abitazioni utilizzano pompe di calore geotermiche per il riscaldamento ed il
raffrescamento. A rafforzare questa politica, vi sono incentivi comunali, da
sommarsi a quelli federali, erogati dallo Stato tedesco.
A tutt’oggi, dalla
caduta del muro, Berlino è ancora il più grande sito di costruzione in
Europa...un cambiamento senza pari per una capitale europea. Questa città
affascinante e in continua evoluzione ha mille facce diverse e tutta da
scoprire. Capitale più verde d’Europa, ricca di eventi culturali per
tutti i gusti, con una grande tradizione di musica, teatro e opera, melting pot
etnico unico in Europa, che la rendono degna di un paragone un po’ azzardato,
forse: Berlino sta alla Germania come New York sta all’America…
Obiettivi specifici: conoscere i principali aspetti storico-artistici di Berlino conoscere un “pezzo” di storia d’Europa...
Attività: itinerari in città,
Alloggio: albergo o ostello a Berlino o dintorni
Durata: da tre giorni in su
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Il Museo Ebraico
Concepito fin dai primi anni ’70, il museo ebraico di Berlino aprì al pubblico nel 2001 in Lindestrasse 9-14 nel Quartiere di Krezberg. La struttura dove si trova il museo si deve all’ architetto Daniel
Libeskin, vincitore di un concorso indetto nel 1992. L’ edificio si sviluppa quasi per intero nel sottosuolo che appare quasi staccato dal resto dell’edificio. In esso tutto è progettato a voler indicare la Storia passata e recente degli ebrei di Germania, addirittura con degli spazi vuoti e non percorribili ma solo visibili, a significare quanto di vuoto e di perduto ha lasciato per tutta l’umanità la
cancellazione dell’identità culturale ebraico in seguito all’ olocausto. La parte sicuramente più toccante è quella relativa alle testimonianze dell’Olocausto. Molto interessante è la sezione
Monaco è una realtà dalle mille facce, apparentemente molto distanti tra loro, a volte inconciliabili, eppure capaci di creare una speciale atmosfera che avvolge la città. Monaco è la "seconda capitale" del paese, la Milano tedesca, la "Weltstadt mit Herz" (metropoli con il cuore). E poi Linderhof, Neuschwanstein... un viaggio tra castelli spettacolari e fantastici, che spazia dalle antiche leggende cavalleresche allo splendore del rococò passando per atmosfere orientaleggianti.
Obiettivi specifici: conoscere i principali aspetti storico-artistici di Monaco e della Baviera
Attività: itinerari in città, visita ai castelli, visita a Dachau
Alloggio: albergo o ostello a Monaco o dintorni
Durata: da tre giorni in su
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La Rosa Bianca
Il 22
febbraio 1943, furono processati e condannati a morte tre giovani del gruppo di
resistenza tedesco la "Rosa Bianca". Sophie Scholl, Hans Scholl e Christoph
Probst vennero decapitati nello stesso giorno dopo solo qualche ora dalla
sentenza. La loro colpa era di aver scritto e distribuito sei volantini
antinazisti. Al di là del valore pratico della resistenza messa in atto dai
ragazzi della "Rosa Bianca", ciò che va sottolineato è il valore
etico della loro azione. La resistenza che questi giovani cercavano di
suscitare nel popolo tedesco era una forma di non violenza: la disobbedienza.
Non è la violenza che può spaventare i teorici dell'oppressione ma il pensiero
che, finalmente libero, fa della disobbedienza arma di libertà.
...da Wurzburg a Fussen
Il nome Strada Romantica esprime quanto si prova alla vista di città medievali poste lungo il percorso o del fiabesco castello di Neuschwanstein: si ha la sensazione di essere stati trasportati in tempi che furono. Da Würzburg a Füssen, la Strada Romantica ripercorre il tracciato della Via Julia Augusta. Il paesaggio cambia man mano che si procede dal nord al sud: valli di fiumi, fertili terreni arabili, foreste, prati e, per finire, le grandiose montagne. Würzburg ed il suo vino, la valle del fiume Tauber, Rothenburg, il Pfaffenwinkel ed infine, là in fondo, a ridosso delle montagne Neuschwanstein...
Obiettivi specifici: conoscere i principali aspetti
storico-artistici di una “strada” piena di storia
Attività: visita alle città lungo la Romantische Strasse
Alloggio: ostelli lungo il percorso
Durata: da un minimo di quattro giorni
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Rothenburg ob der Tauber
Sulla Strada Romantica, emerge per bellezza e fascino un gioiello dell'arte medievale: Rothenburg ob der Tauber. L'origine della città risale al X secolo quando sorse il castello dei Conti di Rothenburg; per tutto il 1100 Rothenburg gode di un periodo politico, culturale e commerciale molto fiorente e positivo a tal punto che nel 1274 le cinta murarie vengono allargate per ospitare il quartiere degli artigiani. Nel 1802 la città viene annessa alla Baviera mentre cento anni dopo, nel 1905, viene collegata con le altre città tedesche attraverso una linea ferroviaria. Per Rothenburg e la sua ottima economia la situazione idilliaca sembrava senza fine ma nel 1945 un terribile bombardamento distrugge buona parte del centro storico e solo grazie all'intervento di un generale americano si evitò la distruzione totale della città. Dopo la fine della seconda guerra mondiale inizia la grande ricostruzione ed oggi si può ammirare Rothenburg in tutta la sua ritrovata bellezza.