I Corni di Canzo tre cime rocciose disposte da est a ovest del Triangolo Lariano. Il Bosco è da sempre il regno della fantasia, teatro di favole e racconti, rifugio di creature fatate, tana delle paure più ancestrali e sfondo delle più meravigliose avventure. In un mondo come il nostro, disincantato e prevedibile, il bosco è ancora il luogo del “non conosciuto”, dove la Natura, imprevedibile, immediata, irripetibile e fuori dal nostro controllo, può continuare a creare spazi magici. Nel bosco si può ancora trovare la soglia da attraversare per incontrare nuovamente il bimbo spesso dimenticato che c’è in noi.
Obiettivi specifici: stimolare lo spirito di osservazione volto alla conoscenza e alla comprensione dell’ambiente montano
Attività: escursioni
Alloggio: agriturismo
Durata: da un giorno in su
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Un cammino tra gli alberi
Il Bosco è da sempre il regno della fantasia teatro di favole e racconti, rifugio di creature fatate, tana delle paure più ancestrali e sfondo delle più meravigliose avventure. In un mondo come il nostro, troppo costruito, disincantato e prevedibile, il bosco è ancora il luogo del “non conosciuto”, dove la Natura, imprevedibile, immediata, irripetibile e fuori dal nostro controllo, può continuare a creare spazi magici. Nel bosco si può ancora trovare la soglia da attraversare per incontrare nuovamente il bimbo spesso dimenticato che c’è in noi, la nostra fantasia
La Natura sussurra. E a volte, per questo, non siamo più capaci di intenderne la voce
Alessandro
Cortinovis, abilissimo scultore e intagliatore del legno, possiede
infatti sia il raro talento di vedere
oltre le apparenze ciò che è nascosto in profondità, sia le straordinarie doti artistiche per farlo affiorare alla
superficie e renderlo visibile a tutti. Grazie
a lui un vecchio ceppo lungo il sentiero rivela la sua vera natura di
salamandra, si possono riconoscere
draghi prima “travestiti” da tronchi caduti e l’antica tartaruga/collina che può raccontare gli inizi della storia
del bosco. Lo Spirito del Bosco è
un sentiero molto particolare, da percorrere in punta di piedi, dove si può fare la conoscenza dello Gnomo Gnogno o
del Saggio del Bosco, incontrare
a tu per tu il famigerato Homo Salvadego e il suo bizzarro asinello, provare la paura di perdersi nel labirinto dei tronchi
morti o la rassicurante sensazione di
essere accolti nel grembo di Madre Terra. Ma soprattutto è il luogo dove si può allenare la propria
sensibilità all’ascolto e all’osservazione.