Il Cammino di Sant'Agostino è un percorso di pellegrinaggio concepito per collegare nelle sue tappe cinquanta dei Santuari mariani presenti sul territorio della Brianza Centro ideale del percorso è il Comune brianzolo di Cassago Brianza (Rus Cassiciacum), dove Sant’Agostino soggiornò per alcuni mesi tra il 386 e il 387. La partenza del pellegrinaggio è fissata al Convento Francescano di Santa Maria delle Grazie di Monza. Dopo un percorso ad anello di circa 350km il Cammino torna a Monza, per poi proseguire verso Milano.Tappa finale del percorso è la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia dove riposano le spoglie del Santo. A causa della forma caratteristica dell'anello in terra brianzola, il Cammino di Sant'Agostino è anche noto come Il Cammino della Rosa.
Obiettivi specifici: percorrere un cammino
Attività: escursione su alcuni tratti
Durata: da un giorno in su
La traslazione del corpus sanctae Iuliae è datata nel 762 d.C. voluta dagli ultimi regnanti longobardi, Desiderio e Ansa (756-774), è la prima informazione storicamente verificabile. Desiderio e Ansa, traslarono il corpus dalla Gorgona a Brescia. Così venne portato nel monastero femminile da poco fondato, in cui era badessa la figlia Anselperga: monastero inizialmente dedicato al Salvatore, in seguito anche a s. Giulia; monastero che vantava possedimenti fino al ducato di Benevento. Le fonti agiografiche attribuiscono il merito alla regina Ansa e in questo la traslazione di santa Giulia si differenzia dalle altre, non solo perché il protagonista è un personaggio femminile, ma anche per la modalità: la regina praecepit, diede ordine, senza altre giustificazioni.
Obiettivi specifici: conoscere un pellegrinaggio
Attività: escursione
Durata: un giorno
Ripercorrere i tratti della “Strada delle Abbazie”,
attraverso gli occhi ed il cuore dei camminatori e dei ciclisti che hanno
percorso il cammino sarà una affascinante avventura alla scoperta delle
inaspettate meraviglie del nostro territorio:
Morimondo
Antico Mulino di Chiaravalle
Valle dei Monaci: percorsi didattico-educativi a Nocetum e nella Valle dei Monaci
Obiettivi specifici: conoscere un ambiente monastico-medievale
Attività: escursione
Durata: un giorno
La Leggenda di San Pietro al Monte narra che l'ultimo re longobardo Desiderio vi costruì un cenobio nel 772 per la miracolosa guarigione dell'occhio del figlio Adelchi, grazie alle acque di una fonte, che scorre a tutt’oggi vicino alla chiesa. Il più antico documento, IX secolo, cita la presenza dell'abate Leutgario con trentacinque monaci benedettini legati al monastero di San Gallo in Svizzera.
Obiettivi specifici: conoscere un ambiente
monastico-medievale
Attività: escursione da Civate a San Pietro
Durata: da un
giorno in su
Un'escursione di forte interesse
storico-artistico, che ci fa fare un salto nel tempo di mille anni fa.
Escursione impegnativa, ma una volta arrivati, ecco la semplice armonia dello spazio
interno scandito in tre navate, tipica dello stile romanico e una nota
originale: l'altare in pietra con un curioso buco in mezzo che un tempo era una
unità per la misura del grano.
Obiettivi specifici: conoscere un ambiente
monastico-medievale
Attività: escursione da Ossuccio a San Benedetto
Durata: un
giorno
Un itinerario tra colline popolate di vigneti e luoghi ricchi di arte e di storia: la strada cluniacense si snoda tra Brescia e il lago d’Iseo tra splendidi paesaggi collinari, piccoli borghi in pietra, torri e castelli medievali, palazzi cinquecenteschi e luoghi di spiritualità. Questi ultimi testimoniano la presenza, dal medioevo, di monaci che trasformarono terre acquitrinose e incolte in terreni coltivati. Fu infatti grazie al loro operato che canali di irrigazione e marcite in pianura, frutteti e vigneti in collina consentirono a questo territorio di prendere poco alla volta forma e svilupparsi. Proprio da qui deriverebbe il nome “Franciacorta”, che compare per la prima volta nel 1277: le corti monastiche furono infatti ricompensate di questo straordinario lavoro divenendo “francae curtes”, cioè “corti franche”, esenti dal pagamento di dazi e tributi. Ai monaci benedettini è legata la fortuna del vino di queste zone, il Franciacorta la cui storia è indissolubilmente legata a quella di un monaco benedettino che nel ‘600 apportò importanti migliorie alla produzione vinicola in queste terre: Dom Perignon
Obiettivi specifici: conoscere un pellegrinaggio
Attività: escursione
Durata: da un giorno in su
La Via di San Colombano, un tempo, conduceva sino a Bobbio, sede della celebre abbazia fondata nel cuore dell’Appennino dall’abate irlandese San Colombano all’inizio del VII secolo. Colombano, una delle figure spirituali più influenti della sua epoca, definito “Il Santo Patrono d’Europa”, nasce nel 542. Nel 591 salpò con dodici discepoli da Bangor, in Irlanda del Nord, e per oltre trent’anni viaggiarono attraverso l’Europa fondando comunità e monasteri in territori che, oggi, sono moderni stati europei: Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Germania, Svizzera, Austria e Italia. Colombano e il suo discepolo Gallo furono figure chiave del monachesimo irlandese, il primo grande movimento monastico d’Europa che promuoveva l’alfabetizzazione e l’istruzione, anticipando il grande movimento monastico del Medioevo.
Obiettivi specifici: conoscere un pellegrinaggio
Attività: escursione
Durata: da un giorno in su
Il cammin breve delle sette chiese è quello che ogni arcivescovo neoeletto doveva percorrere dal Duomo a Sant’Eustorgio, il percorso che va da Piazza Duomo alla Chiesa di S. Eustorgio, luogo di una storia ultra millenaria spesso intrecciata a credenze popolari. Lasciando alle spalle il Duomo, allora Santa Tecla, ci si inoltra per via Torino, la romana via Lupa: da qui inizia il percorso che in sette tappe incontra sette importanti chiese milanesi.
Obiettivi specifici: conoscere un pezzo di Milano
Attività: escursione
Durata: un giorno
In Lombardia, la Via si snoda per oltre 120 km da Palestro, attraverso Robbio, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Pavia, Belgioioso, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po, Lambrinia, Orio Litta fino a Corte Sant’Andrea, dove si trova l’imbarco dei pellegrini che vogliono proseguire il cammino oltre il Po. Il tratto pavese della Via Francigena si sviluppa in 3 tappe che si snodano lungo 126 km da Palestro fino a Chignolo Po. Pare sia passato anche Torquato Tasso da Palestro, piccolo centro della Lomellina che ha molto da raccontare. La chiesa parrocchiale di San Martino di Tours costituisce un esempio emblematico del romanico in Lombardia, elemento ricorrente nella gran parte dei monumenti religiosi della provincia. Eretta attorno all’anno Mille, mostra un interno a tre navate con un ciclo d’affreschi del ‘400, tra cui lo sposalizio mistico di Santa Caterina e i dipinti di Luigi Morgari: La morte di San Martino e La Battaglia di Palestro.
Obiettivi specifici: conoscere un pellegrinaggio
Attività: escursione
Durata: da un giorno in su
Il Cammino di San Pietro è un antico percorso da Como a Milano attraverso Cantù e Seveso, noto come antica via Canturina. Il Cammino prende nome dal fatto che sulla via Canturina, presso Seveso, nel 1252, in un periodo di violenti contrasti religiosi, si concluse con il martirio la vicenda terrena di Pietro da Verona, inquisitore e predicatore domenicano, assassinato mentre era in cammino da Como a Milano dove avrebbe dovuto predicare nella Basilica di S. Eustorgio. Pietro venne sepolto proprio in S. Eustorgio, allora convento domenicano, dove le sue spoglie riposano in una preziosa tomba trecentesca opera di Balduccio da Pisa.
Obiettivi specifici: conoscere un pellegrinaggio
Attività: escursione
Durata: da un giorno in su