L'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta situato a St. Barthelemy, è una struttura, unica nel suo genere per la collocazione in una valle incontaminata, priva di inquinamento luminoso e chimico, per le caratteristiche e la varietà della strumentazione disponibile. Dotata di modernissime attrezzature, consente di realizzare ricerche scientifiche di alto livello, attività didattiche per insegnanti e studenti di ogni ordine e grado, e la divulgazione astronomica di qualità.
Obiettivi specifici: conoscere le caratteristiche del cielo
Attività: osservazione cielo diurno, escursioni
Durata: da un giorno in su
Fino verso il 1860, il ghiacciaio occupava gran parte della valle del Morteratsch. Complice la notevole estensione dei bacini d’accumulo in quota, il ritiro non è stato uniforme e ha risposto con un certo ritardo agli eventi climatici, ma già nel 1910, l'apparato glaciale si era ritirato di parecchie centinaia di metri ed il suo regresso è proseguito quasi ininterrottamente portando il fronte a ben due chilometri dal punto della sua massima espansione. Se non ci sarà un’inversione di tendenza, si prevede che nel 2050, questo maestoso gigante di cristallo avrà abbandonato tutto il fondovalle per rifugiarsi alle quote più elevate.
Obiettivi specifici: stimolare lo spirito di osservazione volto alla conoscenza e alla comprensione dell’ambiente montano
Attività: escursione sul ghiacciaio
Durata: da un giorno in su
Le cave di marmo si trovano nelle Alpi Apuane, maestose montagne che sovrastano Carrara e gran parte del territorio della Versilia. I bacini marmiferi venivano sfruttati già in epoca romana (II sec. a.C.), quando enormi blocchi di pietra, caricati su grosse navi, dal porto di Luni partivano verso Roma. Da quei blocchi vennero ricavate architetture e sculture di ogni genere collocate in tutto l'impero romano e oggi in tutto il mondo. Il marmo è una roccia calcarea a struttura cristallina formatasi per metamorfismo. Oltre al bianco Carrara si estraggono altre varietà di marmo: statuario, venato, paonazzo, calacata, bardiglio. Dal secolo scorso l’attività estrattiva si è sviluppata costantemente fino all'attuale produzione di circa 800 mila tonnellate annue con tecniche, materiali e attrezzi che vengono continuamente perfezionati, migliorando le condizioni di lavoro e ponendo Carrara all'avanguardia del settore.
Obiettivi specifici: conoscere le caratteristiche della terra ed un lavoro “antico” e devastante...
Attività: visita alla miniera, escursioni nei dintorni
Durata: da un giorno in su
La grotta della Bàsura (strega), nota sin dal secolo scorso, è sicuramente la più spettacolare. Nella grotta trovò rifugio per millenni l’orso delle caverne (Ursus spelaeus), che vi si recava per trascorrervi il letargo; la sua presenza è attestata da un gran numero di resti ossei, da impronte di zampe sul suolo e dalle tracce di unghiate sulle pareti. Di particolare interesse sono le testimonianze riferibili all’uomo preistorico, recentemente datate a circa 12.000-12.500 anni fa; si tratta di impronte di piedi, mani e ginocchia e, nella “sala dei misteri”, di numerose palline d’argilla attaccate alla parete contro la quale furono scagliate, probabilmente con significato rituale.
Obiettivi specifici: conoscere le caratteristiche della terra ed
Attività: visita alle grotte, escursioni nei dintorni
Durata: da un giorno in su