Escursioni a piedi

Sentieri della Lombardia

Sentieri della Lombardia

Lombardia

Sentiero del VIANDANTE sul Lago di Como

Il Sentiero del viandante, è una “antica strada” lungo la sponda del lago di Como. Il periodo in cui fu più usata, è il Medioevo come itinerario che da Milano risaliva verso le Alpi, transitando a mezza costa sui monti e toccando gli abitati più antichi, lontani dalla sponda del lago. Ma il percorso che i viaggiatori dovevano affrontare risultava molto disagevole a causa dei frequenti posti di guardia e di pedaggio e malsicuro per le possibilità di frane e ghiaccio. Con il passare degli anni perse importanza e venne sostituito, almeno per il traffico commerciale, dal più veloce e sicuro trasporto via acqua.

Obiettivi specifici: conoscere un’antica via di comunicazione

Attività: escursioni lungo il lago

Alloggio:  albergo

Durata:  da un giorno in su

Lombardia

SAN TOMASO di Valmadrera

La località alpestre di San Tomaso sorge su un terrazzo naturale (il vecchio "pascolo dei caprari"). Dalla Chiesetta si può apprezzare un panorama che, partendo da sinistra, abbraccia la Grignetta, il San Martino, il Due Mani, il Resegone, il Lago di Garlate, il corso dell' Adda, i laghi di Annone e Pusiano e le colline della Bassa Brianza.

Obiettivi specifici: conoscere un territorio

Attività: escursione da Valmadrera a San Tomaso

Alloggio: albergo

Durata: da un giorno in su

Lombardia

GREENWAY

La Greenway del Lago si snoda attraverso i comuni di Colonno, Sala Comacina, Ossuccio, Lenno, Mezzegra, Tremezzo e Griante. Lungo la greenway si possono così scoprire le diverse anime di questo territorio: i borghi storici, gli scorci rurali, i paesaggi di lago, gli edifici e i giardini di pregio.

Obiettivi specifici: conoscere la vita lungo il lago

Attività: escursioni

Alloggio: albergo

Durata: da un giorno in su

Lombardia

TRIANGOLO LARIANO

La zona nella primavera degli anni ‘30 e ‘60 era particolarmente frequentato per le “narcisate”, ossia le raccolte dei narcisi, che un tempo rendevano bianchi i prati. Oggi, purtroppo, la raccolta indiscriminata ne ha notevolmente ridotto il numero.

Obiettivi specifici: conoscere un territorio

Attività: escursione da Brunate a Bellagio

Alloggio: albergo

Durata: da un giorno in su

Lombardia

MONTE PIATTO

Montepiatto, piccolo insediamento di case sparpagliate, è una località montana del Comune di Torno sul versante occidentale delle Prealpi del Triangolo Lariano. Circa a metà del percorso si incontra la “Roccia di s. Carlo Borromeo” che secondo la leggenda il santo utilizzò per spiccare il volo insieme alle monache dell’antico convento di Montepiatto che aveva salvato dalla peste nel 1598, e giungere così nel più breve tempo possibile al Sacro Monte di Varese.

Obiettivi specifici: conoscere un antico borgo

Attività: escursioni

Alloggio: albergo

Durata: da un giorno in su

Lombardia

Parco Nazionale dello STELVIO

 Il Parco dello Stelvio è il più grande parco interamente alpino d’Europa. Lungo le sue valli ed in particolare in Val Zebrù, è possibile avvistare stambecchi, camosci e marmotte; nella valle dei Forni, arrivati su mulattiera al Rif. Branca, si resterà a bocca aperta di fronte allo spettacolo offerto dal ghiacciaio dei Forni, l’unico ghiacciaio di tipo “himalayano” per conformazione esistente in Europa.

Obiettivi specifici:  conoscere e comprendere l’ambiente montano in tutte le sue espressioni

Attività: escursioni, osservazioni naturalistiche e lettura del paesaggio

Alloggio:  albergo a Bormio/Santa Caterina Valfurva

Durata:  da due giorni in su

Lombardia

Parco ALTO GARDA BRESCIANO

Il Parco, con le rocce strapiombanti nel lago, i terrazzamenti, i sentieri e le strade che si srotolano fra valli, montagne, boschi e paesi dell'entroterra e della riviera è tra gli ambienti più incantevoli che la natura ha voluto regalarci.

Obiettivi specifici: conoscere e comprendere l’ambiente montano

Attività: escursioni

Alloggio: albergo

Durata: da due giorni in su

Lombardia

I CORNI di CANZO

I Corni di Canzo tre cime rocciose disposte da est a ovest del Triangolo Lariano. Il Bosco è da sempre il regno della fantasia, teatro di favole e racconti, rifugio di creature fatate, tana delle paure più ancestrali e sfondo delle più meravigliose avventure. In un mondo come il nostro, disincantato e prevedibile, il bosco è ancora il luogo del “non conosciuto”, dove la Natura, imprevedibile, immediata, irripetibile e fuori dal nostro controllo, può continuare a creare spazi magici. Nel bosco si può ancora trovare la soglia da attraversare per incontrare nuovamente il bimbo spesso dimenticato che c’è in noi.

Obiettivi specifici:  stimolare lo spirito di osservazione volto alla conoscenza e alla comprensione dell’ambiente montano

Attività: escursioni 

Alloggio:  agriturismo

Durata:  da un giorno in su

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Un cammino tra gli alberi

 Il Bosco è da sempre il regno della fantasia teatro di favole e racconti, rifugio di creature fatate, tana delle paure più ancestrali e sfondo delle più meravigliose avventure. In un mondo come il nostro, troppo costruito, disincantato e prevedibile, il bosco è ancora il luogo del “non conosciuto”, dove la Natura, imprevedibile, immediata, irripetibile e fuori dal nostro controllo, può continuare a creare spazi magici. Nel bosco si può ancora trovare la soglia da attraversare per incontrare nuovamente il bimbo spesso dimenticato che c’è in noi, la nostra fantasia

 La Natura sussurra. E a volte, per questo, non siamo più capaci di intenderne la voce

Alessandro Cortinovis, abilissimo scultore e intagliatore del legno, possiede infatti sia il raro talento di vedere oltre le apparenze ciò che è nascosto in profondità, sia le straordinarie doti artistiche per farlo affiorare alla superficie e renderlo visibile a tutti. Grazie a lui un vecchio ceppo lungo il sentiero rivela la sua vera natura di salamandra, si possono riconoscere draghi prima “travestiti” da tronchi caduti e l’antica tartaruga/collina che può raccontare gli inizi della storia del bosco. Lo Spirito del Bosco è un sentiero molto particolare, da percorrere in punta di piedi, dove si può fare la conoscenza dello Gnomo Gnogno o del Saggio del Bosco, incontrare a tu per tu il famigerato Homo Salvadego e il suo bizzarro asinello, provare la paura di perdersi nel labirinto dei tronchi morti o la rassicurante sensazione di essere accolti nel grembo di Madre Terra. Ma soprattutto è il luogo dove si può allenare la propria sensibilità all’ascolto e all’osservazione.



Lombardia

VAL di MELLO

Immaginate una valle ampia e assolata, delimitata da pareti verticali alte centinaia di metri, percorsa da un fresco torrente che si fa strada fra prati e boschi di larici...una mulattiera collega minuscoli villaggi di pietra dove non passano macchine, dove non si odono altri suoni se non quello dell'acqua che precipita dai ghiacciai poco distanti generando imponenti cascate...non è l'inizio di una favola, ma la Val di Mello.

Obiettivi specifici:  stimolare lo spirito di osservazione volto alla conoscenza e alla comprensione dell’ambiente montano

Attività: escursioni  

Alloggio:  agriturismo

Durata:  da un giorno in su

Lombardia

MARMITTE dei GIGANTI

Con questa denominazione i geologi indicano un preciso fenomeno, ma è stata usata per anche per individuare tutta l´area della riserva naturale posta a Nord dell´abitato di Chiavenna. Tutta la zona circostante è interessata da manifestazioni geomorfologiche di origine glaciale, derivate dall´azione modellatrice dell´enorme colata di ghiaccio che scendeva lungo la Valchiavenna durante l´ultima glaciazione.

Obiettivi specifici:  conoscere e comprendere un fenomeno naturale

Attività: escursioni 

Alloggio: agriturismo

Durata: da un giorno in su

Lombardia

MONTISOLA

Montisola è La perla del lago d’Iseo, una montagna in un’ isola… Inevitabilmente chi arriva a Montisola vorrebbe non lasciarla più, perchè magicamente ed inesorabilmente si è irretiti dai borghi dei pescatori che il tempo ha gelosamente custodito.

Obiettivi specifici:  conoscere e comprendere un ambiente lacustre

Attività: periplo dell’isola

Alloggio: albergo

Durata: da un giorno in su

Lombardia, Liguria

VIA del SALE...dall'Appennino al Mare

La Via del Sale “lombarda”, considerando in particolare il territorio dell’Oltrepo pavese, si addentrava nella Valle Staffora all’altezza di Voghera e raggiungeva l’abitato di Varzi. Di qui in poi i sentieri e le mulattiere portavano verso Sud e, attraversando il Monte Bogleglio e il Monte Chiappo, giungevano prima al Monte Antola e poi a Torriglia. Da questo centro, punto di raccordo delle Vie del Sale emiliane, lombarde e piemontesi, il cammino continuava facilmente fino a Genova. A partire dal Medioevo sino al XIV secolo il territorio appenninico pavese fu interessato dalle potenti famiglie feudatarie, prime fra tutte quella dei Malaspina; questi Signori, in accordo con la città di Pavia, intensificarono gli scambi commerciali, garantirono il flusso delle merci e imposero un sistema di tasse e di gabelle per il passaggio lungo in loro territorio: le tasse venivano richieste ai viandanti in cambio di sicurezza e di protezione. Proprio con l’apertura ufficiale di questa via verso il mare, Varzi diventò centro commerciale di grande rilevanza: da piccolo centro abitato divenne paese di grande importanza, arricchito di nuove costruzioni, dotato di castello e cinto da mura per offrire un sicuro albergo ai commercianti.

Obiettivi specifici: conoscere il territorio dal punto di vista naturale ed antropico

Attività: escursioni, osservazione del paesaggio

Alloggio: albergo/rifugio Viaggio: pullman

Durata: da tre giorni in su

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 Le vie del sale erano gli antichi percorsi e rotte di navigazione utilizzati anticamente dai mercanti del sale. Non esisteva un'unica via del sale: i vari popoli emiliani, lombardi e piemontesi avevano ognuno la propria rete di sentieri e collegamenti per portare le merci, principalmente lana e armi, verso il mare e recuperare lì il sale, allora prezioso per la conservazione degli alimenti nel lungo periodo. La produzione di formaggio e di insaccati, la conservazione della carne, del pesce e anche delle olive richiedevano elevate quantità del prezioso elemento. Ma anche attività artigianali come la concia delle pelli e la tintura richiedeva l'uso di sale, materiale prezioso, che era di difficoltoso reperimento nelle regioni del settentrione, lontane dal mare.

 -Le vie del sale emiliane percorrevano la val Trebbia e la val di Taro.

-La via del sale lombarda seguiva tutta la valle Staffora, percorreva il crinale che divide la Val Borbera         dalla Val Boreca, passando per il Monte Antola per scendere in Val Trebbia, a Torriglia, punto di   incontro con i tracciati piemontesi ed emiliani, e da lì raggiungeva agevolmente Genova.